Solo qualche tempo fa neanche avremmo immaginato di poter ritoccare le geometrie di un'imbarcazione esistente, introducendo nel ciclo progettuale l’utilizzo di software strutturali e solutori fluidodinamici, partendo da un disegno esistente. Il miglioramento delle capacità di calcolo dei calcolatori e l’incremento delle risorse computazionali in termini di memoria ci ha permesso di eseguire analisi fluidodinamiche e analisi strutturali attraverso l’impiego di software dedicati quali Star-CCM+ e Nastran.
Attraverso questo nuovo approccio progettuale, il reparto R&D della divisione ingegneristica di Filippi è in grado non solo di realizzare modelli di nuova concezione ma anche di ottimizzare le caratteristiche idrodinamiche delle imbarcazioni esistenti.
Gli ingegneri della nuova divisione ingegneristica si sono formati presso il Laboratorio di Aerodinamica Applicata del corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale della Scuola di Ingegneria di Pisa (da cui sono transitati molti professionisti che oggi operano in Formula 1 ). Stanno passando al setaccio tutta la flotta Filippi, a cominciare dalle imbarcazioni per singolo.
Di recente le loro analisi, infatti, si sono concentrate sui modelli senior maschili come F01, F07, F14 e sull'F15 destinato ai pesi leggeri maschili.
Più delle analisi sulla deriva.
Effetto della curvatura della barca su fluido (STAR CCM+)
Analisi computazionale fluidodinamica dell'andamento del moto ondoso sulla deriva
Quello che il nostro laboratorio ingegneristico realizza è un’interazione fluido strutturale (fluid-structure interaction), inizialmente applicata ai modelli preesistenti.
In pratica dopo una pulizia iniziale del modello CAD e la successiva generazione della griglia di calcolo (mesh), si procede al settaggio della simulazione e alla sua esecuzione. In seguito ad un certo numero di interazioni tra il solutore fluidodinamico e quello strutturale, si giunge a convergenza, ovvero si ottiene l’entità delle interazioni e quindi delle deformazioni, che dipendono dalle pressioni e dalla velocità dell’acqua nelle varie fasi del colpo (attacco, passata e finale), nonché dalle proprietà del materiale con cui è realizzato lo scafo.
L’analisi delle grandezze fisiche come la forza, la portanza e la resistenza, porteranno poi ad un eventuale ottimizzazione delle superfici geometriche degli scafi.
Questo significa che i canottieri e i loro coach, andando a scegliere per loro specifiche esigenze un modello storico, come per esempio il singolo F01 o altri della gamma Filippi, da oggi sono consapevoli che la divisione ingegneristica Filippi, nel frattempo, ha provveduto a migliorarne l’efficienza.
Immagine di esempio di mesh strutturata per analisi fluidodinamica Star CCM+